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Autore la stanza del figlio
mario54

Reg.: 20 Mar 2002
Messaggi: 8838
Da: nichelino (TO)
Inviato: 02-05-2002 15:01  
Moreti lo trovo troppo ghettizzato nel suo mondo intellettuale idealistico, senza una via di sbocco al resto della vita che lo circonda In ogni caso moretti ha fatto quasi sempre dei bei film

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 02-05-2002 23:45  
non pensate che la musica, presente per tutta la durata del film, sposti troppo l'attenzione sui sentimenti aiutando a così l'immaggine a essere una bella immagine? personalmente il film mi è interessato poco a causa della sua commistione 'furba' con una musica insopportabile, sempre presente e inaresstabile
_________________
"C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 02-05-2002 23:54  
quote:
In data 2002-05-02 11:36, OneDas scrive:
quote:
In data 2002-05-01 10:56, Quilty scrive:
Caro Diario lo detesto...è un film presuntuoso e saccente .
La messa è finita non sarebbe poi male...ma è fatto da cani.




La scena finale del primo episodio, quella lunga carrellata sul lido di Ostia, fino ad arrivare al "monumento" dedicato a Pasolini è struggente e cinematograficamente perfetta. Con il commento musicale di Keuth Jarret...



X ONEDAS
sei sicuro che sia Keith Jarret? riporto un aricolo di Alessandro Guzzardi su Caro diario..." per Caro diario Moretti aveva intenzione di usare delle canzoni che gli piacevano a commento del film ma che a montaggio ultimato si è accorto di aver bisogno di musiche originali e si è rivolto a Piovani che ha immortalato fra gli altri, il momento in cui Moretti si dirige a Ostia con la sua vespa fino al monumento dedicato a Pasolini nel luogo dove fu ucciso."

lui afferma che sia Nicola Piovani, e in fondo sarebbe possibile... a me quel pezzo piace tantissimo lo ascoltavo sempre su un nastro registrato direttamente dal film, ma mai mi ero effettivamente proposto di cercare il titolo e l'autore. l'ho fatto oggi, dopo il tuo intervento...
sai dirmi qualcosa? chi sbaglia?

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consumami distruggimi
è un pò che non mi annoio

[ Questo messaggio è stato modificato da: mattia il 02-05-2002 alle 23:55 ]

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MikesAngel
ex "MissRigth"

Reg.: 09 Gen 2002
Messaggi: 7725
Da: Firenze (FI)
Inviato: 03-05-2002 00:05  
X MATTIA Sono particolarmente interessata alla tua opinione sulla stanza del figlio potresti(senza esagerare mi raccomando ) scrivere che ne pensi?
Thanks
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"... ' fanculo a quelli che credono di capire un film, quando invece si fermano solo ad alcuni aspetti tecnici, credendo di essere dei grandi cineasti..."

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 03-05-2002 00:12  
quote:
In data 2002-05-03 00:05, MissRigth scrive:
X MATTIA Sono particolarmente interessata alla tua opinione sulla stanza del figlio potresti(senza esagerare mi raccomando ) scrivere che ne pensi?
Thanks




wow ok
lo faccio appena posso ok?
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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 03-05-2002 00:15  
X onedas
ho ricontrollato.. i pareri sono discordanti... in realtà in questo momento sto ascoltando i concerti di Koln da dove il pezzo dovrebbe essere tratto...e sembra essere Jarret al 100%. l'articolo che ho citato è quindi sbagliato.... più ascolto è più sono sicuro che sia jarret.... anzi è lui...
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MikesAngel
ex "MissRigth"

Reg.: 09 Gen 2002
Messaggi: 7725
Da: Firenze (FI)
Inviato: 03-05-2002 00:17  
quote:
In data 2002-05-03 00:12, mattia scrive:
quote:
In data 2002-05-03 00:05, MissRigth scrive:
X MATTIA Sono particolarmente interessata alla tua opinione sulla stanza del figlio potresti(senza esagerare mi raccomando ) scrivere che ne pensi?
Thanks




wow ok
lo faccio appena posso ok?


OK
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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 03-05-2002 01:19  
Premetto che il film io l’ho visto una volta sola, al cinema, quando è uscito. Cerco di recuperare i miei giudizi dati ai tempi. Allora… Moretti mi ha sempre rilassato, mi ha sempre fatto ridere e anche abbastanza interessato. Parlo soprattutto di Ecce Bombo e di La messa è finita che restano i suoi migliori film (soprattutto il primo, che riguardo appena posso). Tralascio di riaffermare le miei idee sul cinema come disciplina autonoma, tanto mi avete e mi hai già letto abbastanza, credo, anche se premetto che i discorsi sono ovviamente correlati. Ma tralasciamo per un attimo i discorsi generali e vediamo La stanza del figlio. il film tratta un argomento delicato e abbastanza commuovente e quindi è questa la prima cosa che colpisce lo spettatore. Io questi temi non li ho particolarmente considerati durante la visione tanto che ho riso quasi per tutto il tempo subendo le critiche di tutti gli spettatori che mi chiedevano cosa avessi da ridere… a me moretti diverte e quindi non potevo farne a meno, anche se ammetto che alcune cose hanno colpito anche me… credo che in questo film Moretti abbia voluto molto insistere sui sentimenti e sulla possibilità di colpire lo spettatore dal lato emotivo. La riflessione sul film nasce da questi elementi. La passione che il tema tratta. Il cinema è prima di tutto audiovisivo. Non è solo visivo o solo auditivo. Si costruisce con immagini, rumori, dialoghi e musica. Tutto questo costruisce il cinema di oggi (dal 1927 in poi). Questo per affermare con certezza che la musica fa parte del film….Sono comunque altresì convinto che la forza primaria, il grado zero del cinema, risieda innanzi tutto nel Visivo e solo in seconda istanza nelle altre componenti, tra le quali la musica. Quindi non nella storia narrata, non nei dialoghi, non negli attori e non nella musica bisogna abbandonarsi per “vivere” il film come esperienza. La stanza del figlio ha sempre spinto sulla musica. Principalmente su quella. Almeno per quanto riguarda la sensazione generale emotiva che il film ha suscitato. Siamo troppo abituati (negativamente) ad associare l’emozione alla musica. È la musica che suscita il giudizio primario nella valutazione del film. una certa scena sottolineata dalla musica rende tutto più immediato (o meglio mediato). Probabilmente perché viene vissuta da noi, che non siamo musicisti sopraffini, soltanto dal punto di vista contenutistico, colpisce la sfera intuitiva e non intellettuale. Immaginati una scena particolarmente forte, commuovente, cerca di eliminare la musica, ti accorgerai che il tuo giudizio critico su ciò che stai vedendo non sarà travolto da ciò che la musica suggerisce. Il fatto che molti registi affidino la propria volontà d’espressione non al cinema, e quindi alla visione, ma al “suggerimento”della musica, personalmente, io che sono abituato a guardare soltanto ed ad ascoltare poco, irrita. Denota, denuncia una mancanza 1. di coraggio di scelta (quindi guardate non ascoltate!) 2. una incapacità di delegare al visivo tutto il dovere di farci godere.
Sono ancora convinto che l'assenza di musica nel film di moretti avrebbe reso difficile a molte persone esprimere un giudizio positivo. Siamo troppo abituati, al cinema, ad associare un'emozione ad una musica che senza ci troveremmo sperduti. L'impatto sarebbe un altro. Sarebbe solo cinematografico. Credo che molto del cinema di adesso sia un riflesso di una cultura appiattita. Io non sono per la soppressione totale della musica, ma per un suo utilizzo diverso. Un utilizzo che non deve diventare elemento guida o di sostengo per immagini che senza potrebbero risultare difficili da fruire. La musica copre le immagini e ci prende per mano. Ci dice ora qui dovete commuovervi, qui urlare di dolore, qua ridere. Perché? Le immagini non possono farlo? Forse no. Questo stesso film senza musica o con poca musica, sarebbe risultato un film difficile e non avrebbe raggiunto tutti al cuore. A me ha irritato questa presenza incessante e costante, mi ha allontanato dal film stesso, che visto muto ti permette di cogliere meglio Moretti regista. (io guardo molti film senza sonoro, per non farmi confondere, visto che cercano di farlo sempre). Mi ha irritato perché mi ha fatto ascoltare e mi ha messo di fronte alla realtà guida che questa musica ha. Mi ha spostato in alto per farmi ascoltare il film e non permettermelo di vedere.


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è un pò che non mi annoio

[ Questo messaggio è stato modificato da: mattia il 03-05-2002 alle 21:09 ]

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 03-05-2002 03:13  
Continuo ancora un po’ anche ripetendomi… in alcuni film la musica è necessaria… deve esserci, perché la stessa struttura narrativa lo richiede. Star wars senza musica perderebbe molto della sua epicità. Ma non voglio infatti occuparmi di questi film, strettamente legati alla musica di cui la musica è una buona alleata di sottofondo. Un film come quello di moretti, che fa parte di un cinema più indipendente più d’autore, quando utilizza la musica in questo modo si appoggia evidentemente ad un sovrappiù… che non è necessario. Mi è venuto in mente un esempio divertente: immagina una scena della stanza del figlio particolarmente toccante. Ricordatela bene. Sostituisci la musica toccante e metti una mazurca o una polca. Che succede? Impazzisci forse. Inizia un forte disagio. Non c’è concordanza. (ma questa della concordanza è una parte delicata della discussione, lasciamola perdere, ne parleremo in caso di critiche al mio discorso). L’immagine non viene più accompagnata e mediata… viene contrastata. E tu vivi lo stridore. O negativamente, come un qualcosa che non c’entra oppure come scelta sperimentale… non affermo che la musica in moretti dovesse essere soppressa, ma solo il desiderio di poter veder un film che mi prenda per mano con le immagini e non mi costringa a vivere ciò che vuole la musica.
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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 03-05-2002 03:14  
E mi viene ancora in mente l’ultima scena del primo episodio di caro diario, citata da onedas, dove la musica di Keith Jarret accompagna quella lunga sequenza fatte di inquadrature a seguire moretti in vespa… ecco quella sequenza è stata proprio creata sulla musica, ma con un intenzione di muta alleanza. Probabilmente suggerita da una immagine mentale che la musica ha suscitato, questa sequenza ha un valore autonomo e neutro visivamente e la musica c’è ma non accompagna una narrazione. Sottolinea il viaggio di una persona che d’estate in vespa, gira per la città. Tutti abbiamo e vogliamo, o abbiamo soltanto bisogno, di un accompagnamento musicale in certi momenti. Ma viviamo l’immagine intensamente anche senza che questa ci sia. Quella sequenza dura 3 minuti o qualcosa del genere. Nella sua lunghezza ha un suo senso, perché la musica la accompagna e vive insieme. Non deve sottolineare una narrazione e non deve trascinarla. È li perché è il pensiero stesso dell’attore.
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aguirre

Reg.: 07 Ott 2001
Messaggi: 8325
Da: Reggio Calabria (RC)
Inviato: 03-05-2002 07:44  
Io credo sia Brian Eno, e' presente sui titoli di coda ed e' il suo stile.
x il quart'ultimo intervento, nn sono d'accordo con te mattia, il rapporto immagine suono mi sembra funzionale.
x i tuoi ultimi tre interventi: mi prendo due giorni di ferie e li leggo.
_________________
"Se io non ci fossi
mi mancherei un casino"
Aguy

http://ondedinchiostro.splinder.com/

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OneDas

Reg.: 24 Ott 2001
Messaggi: 4394
Da: Roma (RM)
Inviato: 03-05-2002 09:25  
Dunque.
1)La musica della fine del primo episodio di Caro diario è sicuramente keith jarret (The koln concert). Piovani è autore della colonna sonora originale.
2)Brian Eno è in La stanza del figlio con il pezzo by this river.
3) Non condidivo che lo specifico del cinema sia il "visivo". Allora quale sarebbe lo specifico della pittura?
Lo specifico del cinema è il meraviglioso ibrido che nasce dalle immagini, i dialoghi, la musica, e soprattutto il movimento.
Senza il movimento non c'è cinema. Esistono film muti, senza colonna sonora, senza colori, ma non esistono film "immobili". (Tra l'altro il termine cinema deriva proprio dal greco Kinema=movimento)
_________________
tu che lo vendi, cosa ti compri di migliore ?

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MikesAngel
ex "MissRigth"

Reg.: 09 Gen 2002
Messaggi: 7725
Da: Firenze (FI)
Inviato: 03-05-2002 10:20  
Grazie Mattia risposta interessante, anche se come Das penso che la musica sia importante in un film e grazie anche x essere stato breve
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gongolante

Reg.: 06 Feb 2002
Messaggi: 3054
Da: Cesena (FO)
Inviato: 03-05-2002 10:56  
Ciao a tutti da Norman!

Prima di tutto un grazie a Mattia per lo sforzo che ha fatto e per le cose interessanti che mi ha fatto leggere...

Ovviamente (nella mia minore conoscenza del mezzo cinema) non sono d'accordo su tutto:

quote:
credo che in questo film Moretti abbia voluto molto insistere sui sentimenti e sulla possibilità di colpire lo spettatore dal lato emotivo


Visto il soggetto... per forza. Però credo che non abbia spinto troppo sull'emotività.
Il dolore per la perdita di un figlio è una cosa molto personale, intima... non riesci a tirarla fuori, nemmeno con le persone più vicine, ti consuma da dentro, non riesci a pienagre quanto vorrsti... questo è un po' il tema portante del film.
Non ci sono scene di forte impatto emotivo per colpire il pubblico (che so', il padre che parla al figlio morto sulla tomba, piangendo...)

quote:
Il cinema è prima di tutto audiovisivo. Non è solo visivo o solo auditivo.


E fin qui ci siamo, ma poi dici che non ascolti la musica a volte e che non dovrebbe "suggerire" emozioni.
(vabbe' poi cerchi di spiegare perche' secondo te in SW e caro diario e' OK e qui no... ho capito a grandi linee)
Fatto sta che io no ci trovo nulla di male a suscitare emozioni, a stimolarle con la musica.... sara' un espediente "facile" ma non c'e' nulla di male...

Questo a grandi linee... scusa non ho la tua stessa capacitàa esplicativa!
Ho detto.
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Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 03-05-2002 11:06  
Scorsese,Kubrick,Lynch fanno della musica un uso geniale e irripetibile(qualcuno può immaginare 2001 senza musica?). Lynch afferma che un film dovrebbe avvicinarsi sempre alla musica.
Io non ricordo nemmeno un motivo musicale di La Stanza del figlio,tranne il pezzo del Cd che Moretti compra,quello che ascoltava suo figlio. E l'intento del film non penso sia quello di far piangere ma di far riflettere(io odio profondamente i film che vogliono farti piangere a tutti i costi...come molti di Spielberg,per es.).


[ Questo messaggio è stato modificato da: Quilty il 03-05-2002 alle 11:09 ]

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